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Ventiquattresima settimana

MISURIAMO LA CRESCITA!

Dimensioni del bambino: 29 cm

Peso del bambino: 540 grammi

Siamo ufficialmente arrivati alla ventiquattresima settimana! Anche il tuo utero ha raggiunto l’altezza dell’ombelico e ora ha più o meno le dimensioni di un pallone da calcio.

Il tuo bambino è ancora molto sottile, ma presto inizierà ad accumulare grasso. Il suo cervello sta crescendo rapidamente, così come il suo senso del gusto. I polmoni stanno sviluppando le ramificazioni dell’apparato respiratorio, oltre a iniziare a produrre una sostanza fondamentale che gli permetterà di respirare correttamente non appena verrà al mondo.

Il suo cuore batte forte… e il tuo altrettanto: il tuo corpo sta lavorando instancabilmente per sostenere questa nuova vita!

DID YOU KNOW THAT?

... Tra la ventiquattresima e la ventottesima settimana, dovresti sottoporti alla curva glicemica (GCT), un test di screening che serve a rilevare il diabete gestazionale. Questa condizione si manifesta con un aumento della glicemia durante la gravidanza e, se presente, può aumentare il rischio di complicazioni durante il parto, come ipoglicemia neonatale subito dopo la nascita.

Se il test dovesse risultare positivo, il medico ti informerà sulle misure da adottare per garantire un parto sicuro per te e per il bambino.

Molte donne, in questo periodo, lamentano il cosiddetto "bruciore di stomaco". A causa degli ormoni della gravidanza, le fibre muscolari lisce si rilassano, compreso lo sfintere che separa esofago e stomaco. Di conseguenza, i succhi gastrici possono risalire nell’esofago, causando questa fastidiosa sensazione di acidità. Se il problema persiste, il medico potrebbe prescriverti un antiacido.

Inoltre, come ripetiamo ormai da settimane, seguire una dieta sana ed equilibrata può aiutarti a prevenire e ridurre questo disturbo.

Studi internazionali hanno dimostrato che oltre il 12% dei bambini nasce prematuramente, ossia prima della trentassettesima settimana. Circa un quarto di questi parti avviene su decisione medica, ovvero con induzione del travaglio o taglio cesareo a causa di gravi condizioni materne, come la preeclampsia, o perché il bambino ha smesso di crescere correttamente.

Se noti qualcosa di anomalo, parla immediatamente con il tuo medico. I sintomi che dovrebbero allarmarti, se non hai ancora raggiunto la trentassettesima settimana, includono: gonfiore attorno agli occhi, alle mani o ai piedi, vomito e mal di testa persistente, disturbi visivi, come visione offuscata, sdoppiata, presenza di macchie o lampi di luce, sensibilità alla luce o perdita temporanea della vista, aumento delle secrezioni vaginali o presenza di piccole macchie di sangue, sanguinamento, dolore addominale, crampi simili a quelli mestruali, perdita di liquido amniotico, più di quattro contrazioni in un’ora, sensazione di forte pressione nella zona pelvica, come se il bambino stesse spingendo verso il basso. Questi sintomi sono molto seri e, in presenza di uno o più di essi, devi recarti immediatamente in ospedale, avvisando il tuo medico o l’ostetrica.

Tuttavia, ricorda che i bambini prematuri nati tra la trentaquattresima e la trentasettesima settimana generalmente stanno bene e ricevono le cure necessarie per continuare il loro sviluppo al meglio.

Non è possibile prevedere con certezza se un parto sarà prematuro, ma seguire una dieta sana, evitare fumo e alcol, riposare adeguatamente e sottoporsi a tutti i controlli consigliati può ridurre il rischio.

CONSIGLI

Quale tipo di parto fa per te?
Ora è un buon momento per informarti sulle varie opzioni disponibili e scegliere quella più adatta al tuo carattere, al tuo corpo e alla tua gravidanza. Preferiresti un parto naturale, in modo che anche il papà possa essere presente? Magari con epidurale? Oppure un cesareo? Hai mai pensato al parto in acqua? Informati sulle strutture pubbliche e private disponibili, valuta i pro e i contro di ogni metodo e parla con il tuo medico per capire quale sia la soluzione migliore per te.

Buona settimana… e buona ricerca!

Fonte
http://www.paidorama.com